lunedì 3 giugno 2013

L'automa del Sol Levante

Un rumore acuto di molle uscì dalle viscere della donna.
— È un manichino! — esclamò Mallory.
— Una marionetta, piuttosto — disse Oliphant. — Il termine esatto è "automa", credo.
Mallory tirò un respiro. — [...] Cielo, è una meraviglia.
[...]
L'automa cominciò a versare da bere. C'era uno snodo nel braccio, coperto dalla manica, e un secondo al polso. Versava il whisky con un lieve scricchiolio di cavi e un sommesso ticchettio di legno. — Si muove quasi come un tornio Maudsely guidato a Macchina — osservò Mallory. — È da lì che hanno preso i piani?
— No, è interamente opera loro — disse Oliphant. Il signor Matsuki stava passando lungo il tavolo piccole coppe in ceramica, piene di whisky. — Non c'è neanche un pezzetto di metallo dentro di lei: tutto bambù, crini di cavallo intrecciati, molle di osso di balena. I giapponesi fanno bambole simili da molti anni... karakuri le chiamano.

da "La macchina della realtà", Terza Iterazione.


E' questo il primo vero robot (fatto di legno di bambù e altri materiali che poco si addicono ai robot così come li immaginiamo oggi) che compare esplicitamente nel romanzo, un modello piuttosto strano, fatto di tutto tranne che di metallo. Mallory, inizialmente non si è addirittura accorto del fattoche si tratta di un robot. Lo sviluppo ha delle analogie con i primi robot presentati dalle grandi aziende mondiali: è uno "Special Purpose", cioè ha una funzione dedicata ben precisa, quella di versare da bere. Non fa altro, non è come le sempre attive macchine della Polizia, che lavorano di continuo e sono in grado di svolgere un qualsiasi numero di funzioni. Non deve però sorprendere che nella realtà la portata dello sviluppo tecnologico si vede più dagli "Special Purpose" Computer che da quelli "General Purpose": nelle automobili, nei frigoriferi, nei forni lettrici, fino ad arrivare agli aerei, ci sono tutti sistemi "Special" che presentano innovazioni che fanno certo più clamore di un computer con alcuni GB di RAM in più, ormai niente di che. Dall'altro lato però, sono i robot che tengono alto l'onore dei "General Purpose", poiché dopo i primi modelli, ora le funzioni dei robot sono ben maggiori e migliorate. Come spesso avviene, e come è quasi abitudine nel cempo delle IA, si tratta allora di una "rincorsa": "Special" e "General" viaggiano appaiati senza una vera e propria competizione, ma con l'obiettivo, i primi, di migliorare l'efficienza del prorpio servizio, i secondi, di aumentare e perfezionare le proprie funzioni.

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