giovedì 6 giugno 2013

Riflessioni conclusive

L'evoluzione della tecnologia informatica ci ha mostrato che questo come gran pare dei processi storici è frutto di una gradualità: nuove conoscenze nei vari campi del sapere, fondamentalmente in elettrochimica, nella conoscenza dei materiali, hanno portato a risultati che solo un secolo fa potevano essere considerati quasi di impossibile raggiungimento. La gradualità si è però perduta leggermente con l'arrivo degli attuali "poteri" dell'informatica: tutto è più veloce, tutto è più facile, e conseguentemente tutto è meno graduale. Questo aspetto nasconde dei lati non certo positivi: la comprensione di quello che accade è resa sì più facile dall'efficienza dell'informazione, ma c'è il rischio di concentrare troppo potere nelle mani di pochi, che in tal modo limitano l'accessibilità di alcuni dati e di alcune notizie. Questo aspetto, oltre ad avere implicazioni filosofiche sulla libertà dell'individuo che qui non si vogliono intraprendere, dimostra come la coscienza sia la base di un futuro migliore, di fronte a cui ogni possibile teoria catastrofista sullo sviluppo tecnologico possa venirsi a sgretolare. 

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